Che cos’è l’Ecologia Profonda?
L’Ecologia Profonda, comparsa per la prima volta nel 1973 in un articolo di Arne Naess, è una filosofia ecologista che si caratterizza per la difesa del valore intrinseco degli esseri viventi, considerati a prescindere dalla loro utilità rispetto agli interessi degli esseri umani. L’Ecologia Profonda si distingue pertanto dall’ecologismo moderato, spesso condizionato da pregiudizi antropocentrici.
L’Ecologia Profonda si appella, inoltre, al comportamento di ciascuno, siamo tutti responsabili di fronte a Gaia, sostiene Stephan Harding nel suo volume «Terra Vivente», aggiungendo che «qualunque stile di vita dell’uomo che destabilizzi un aspetto chiave dell’ambiente, come il clima, sarà limitato da retroazioni che contengono quello stile di vita.»
Lo studioso riporta poi la nostra attenzione a una serie di otto punti, formulati da Arne Naess e dal filosofo americano George Sessions, che ci teniamo a condividere con voi:
- Tutta la vita ha valore in sé stessa, indipendentemente dalla sua utilità per l’uomo;
- Ricchezza e diversità contribuiscono al benessere della vita e hanno valore in sé stesse.
- L’uomo non ha diritto di ridurre questa ricchezza e diversità se non per soddisfare bisogni vitali in modo responsabile;
- L’impatto dell’uomo nel mondo è eccessivo e sta rapidamente peggiorando;
- Lo stile di vita e la popolazione umana sono elementi chiave di questo impatto;
- La diversità di vita, incluse le civiltà, può prosperare solo con un ridotto impatto umano;
- Le strutture ideologiche, politiche, economiche e tecnologiche di base devono quindi cambiare.
- Coloro che accettano i punti precedenti hanno l’obbligo di partecipare all’implementazione dei cambiamenti necessari e a farlo in pace e in democrazia.
Dave Reay, dell’Università di Edimburgo, aggiunge dieci ottimi consigli per far sì che questi principi diventino azioni concrete e quotidiane, se volete approfondire cliccate qui .